Le prestazioni occasionali sono uno di quegli argomenti che, in materia di impiego, tornano sempre con una certa insistenza. Tutti ne parlano, molti ne consigliano l’utilizzo, in pochi sono precisi e corretti nei loro discorsi sul tema. Quanti davvero sono a conoscenza di cosa sono le prestazioni occasionali? Quanti sanno nella pratica come poterle utilizzare? Quanti ancora sono a conoscenza dei nuovi adempimenti obbligatori per l’invio?
Cosa dice la legislazione italiana sulle prestazioni di lavoro occasionali
Partiamo col dire che la normativa di riferimento è l’art. 54 bis del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni in Legge 21 giugno 2017, n. 96, come da ultimo significativamente modificato dalla Legge di Bilancio 2023 (art. 1, commi 342 e seguenti, Legge 29 dicembre 2022, n. 197)
I limiti delle prestazioni occasionali
Un buon modo per comprendere cosa sono le prestazioni occasionali è innanzitutto definirne i limiti. Attualmente, è consentito il ricorso a prestazioni di lavoro occasionali quando esse diano luogo, nel corso di un anno civile (1° gennaio – 31 dicembre di ciascun anno):
- un massimo di 30 giornate nell’arco dell’anno solare tra prestatore e utilizzatore
- per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
- per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 10.000 euro;
- per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro
Ricordiamo che, al superamento di un reddito annuo pari a 5.000 euro, scatta l’obbligo di iscrizione alla gestione separata Inps secondo quanto previsto dalla legge 335/1995.
Imposizioni fiscali sulle prestazioni occasionali
I compensi per prestazioni di lavoro occasionali rese da titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità, da giovani con meno di 25 anni di età, da disoccupati, nonché da percettori di prestazioni integrative del salario o di altre prestazioni di sostegno del reddito sono computati in misura pari al 75% del loro importo ai fini di computo del limite di cui alla lettera b) che precede.
I compensi percepiti dal prestatore sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sullo stato di disoccupato e sono computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Il ricorso alle prestazioni di lavoro occasionali è, però, vietato rispetto a soggetti con i quali l’utilizzatore abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.
Chi sono i beneficiari delle prestazioni di lavoro occasionali
Possono fare ricorso a tale tipologia di contratto: professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni ed altri enti di natura privata, nonché le amministrazioni pubbliche.
Per effetto delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, dal 1° gennaio 2023, il contratto di prestazione occasionale può essere utilizzato dai datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Lo stesso limite dimensionale trova applicazione anche alle aziende alberghiere e alle strutture ricettive del settore del turismo;
Adempimenti obbligatori per chi utilizza le prestazioni occasionali
Ovviamente in caso di utilizzo delle prestazioni occasionali, è necessario adempiere con attenzione alle corrette modalità di comunicazione ed erogazione dei compensi. In particolare sono obbligatori:
- Invio della Comunicazione UniLav tramite il MINISTERO DEL LAVORO almeno 24 h prima dell’inizio della Prestazione Occasionale
- Contestuale emissione della Fattura con indicazione del periodo di lavoro e compenso
- Successivo versamento della Ritenuta d’Acconto pari al 20% dei compensi a lordi erogati , tramite modello F24
- Elaborazione ed invio delle CU Autonomi all’Agenzia delle Entrate
Attenzione, ricorda che, se non stai inviando le Prestazioni Occasionali, nelle modalità descritte, non sei in regola. Cosa vuol dire questo? In caso di controlli da parte di Organi Ispettivi, sei sanzionabile poiché è come se “tenessi a Nero i tuoi Prestatori”! Per questo è fondamentale prendersi cura e tutelare la propria azienda, anche rivolgendosi a studi di consulenza sul personale, che possano liberarti dalla preoccupazione di dedicare attenzione e ore di lavoro alla gestione delle carte e delle pratiche relative ai tuoi collaboratori.