Partiamo con il ricordare che cosa intendiamo quando parliamo di Autoliquidazione INAIL. Con tale termine si intende quel procedimento autonomo attraverso il quale il datore di lavoro soggetto all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e l’artigiano con o senza dipendenti, determinano il premio assicurativo da versare all’INAIL.
Quali sono gli elementi utili per il calcolo del premio INAIL
È importante ricapitolare quali sono gli elementi utili al fine del calcolo del premio INAIL e quindi dell’autoloquidazione:
- Retribuzioni (effettive – convenzionali)
- Mansioni svolte e numero degli infortuni avvenuti
- Tasso di rischio
- Retribuzione Effettiva, costituita dall’ammontare del reddito di lavoro dipendente secondo quanto disposto dall’Art. 51 TUIR e 29 DPR n. 1124/65. Essa deve essere uguagliata agli importi giornalieri non inferiori a quelli stabiliti dalla legge, in tutti i casi in cui risulti ad essi inferiore.
- Retribuzione Convenzionale, costituita dall’ammontare minimo giornaliero stabilito dalla legge.
- Retribuzione dipendenti Part-Time, per i quali si deve scegliere la retribuzione oraria più elevata tra la minimale e la tabellare, e tale importo va moltiplicato per le ore complessive da retribuire.
Le date fondamentali per l’Autoliquidazione INAIL 2024
Abbiamo raccolto la timeline e quindi tutte le date da salvare in agenda per chi deve provvedere all’autoliquidazione INAIL nel 2024:
16 Febbraio: Pagamento premio INAIL in un’unica soluzione o a rate (4 rate)
16 Febbraio: Comunicazione telematica riduzione del presunto
29 Febbraio: Termine invio retribuzioni
Come funziona la Riduzione del presunto?
I datori di lavoro che prevedono di corrispondere nell’anno corrente retribuzioni inferiori rispetto a quelle dell’anno precedente sono tenuti ad inviare all’INAIL in modalità telematica entro il 16 febbraio, la comunicazione motivata di riduzione delle retribuzioni presunte.
Le retribuzioni presunte costituiscono la base per il calcolo del premio anticipato dovuto per l’anno in corso, in sostituzione dell’importo delle retribuzioni corrisposte nell’anno precedente.