Quasi un motivo ricorrente e un tormentone invernale, l’erogazione della tredicesima è uno dei momenti più desiderati e attesi da molti lavoratori, alle prese con le spese extra che, soprattutto in Italia, le famiglie tendono a sostenere negli ultimi giorni dell’anno e durante le feste. In questo articolo, molto schematicamente spieghiamo come funziona e per chi è prevista la tredicesima mensilità.
Che cos’è la tredicesima e come funziona?
Partiamo dalle basi. Quando parliamo di tredicesima, parliamo di una una mensilità retributiva aggiuntiva che viene erogata nel mese di dicembre, prima delle festività natalizie.
Se il contratto lo prevede, il datore di lavoro però può anche decidere di pagare la tredicesima a rate, suddividendola sui 12 mesi Quando è invece erogata in un’unica soluzione, solitamente la tredicesima viene pagata entro il 15/20 dicembre.
Quanto alla regola generale, la tredicesima corrisponde a un dodicesimo della retribuzione lorda annuale ed è importante ricordare che si calcola sui mesi effettivi di lavoro
Come si calcola la tredicesima?
Il calcolo della tredicesima è molto semplice: basta moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati, e dividere poi per 12.
È fondamentale ricordare che sulla tredicesima non si applicano le detrazioni d’imposta per lavoro dipendente né quelle per familiari a carico: ed è proprio per questo che il netto della tredicesima è più basso della retribuzione mensile
Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla tredicesima, inclusi i lavoratori a tempo determinato, part-time e gli apprendisti. Sono esclusi, invece, i tirocinanti e le partite iva.